...E CAMMINA CON I MIEI SOGNI - Il primo giorno di Scuola che ho voluto

 

Durante l'ultima esperienza di Formazione In Cammino organizzata con FYM ad agosto, ho avuto il piacere di conoscere la prof.ssa Antonella. Nonostante la sua lunga esperienza in classe, Antonella è un'Insegnante aperta al cambiamento e continuamente alla ricerca di stimoli.

Ne è testimonianza il contributo che ha voluto condividere con i lettori di MetaDidattica, riguardante un'esperienza pratica condotta con le sue Classi all'inizio dell'anno: ci è piaciuta molto!

 

Clicca qui e leggi l'esperienza raccontata da Antonella...

“Attento a dove cammini, perché stai camminando sui miei sogni”: è solo attribuita a Shakespeare in tanti siti che raccolgono e disseminano citazioni sul web , per cui non è vietato parafrasare questa massima…

 

Ci avevo già pensato, a cosa fare nel primo benedetto e fatalmente incombente primo giorno di scuola, ma poi mi sono ritrovata una vernice davvero brillante per presentare il prodotto… e sì che in trent’anni ne ho verniciati di prodotti per i miei poveri studenti!

 

L’idea c’era: utilizzare un racconto intenso e suggestivo, di cui si trova anche la preziosa traduzione in immagini di un filmato d’animazione: "L’uomo che piantava gli alberi" di Jean Jono. Lo faccio leggere e poi …qualche domanda per stuzzicare la riflessione, qualche idea per gettare una luce di personalizzazione sui tanti giorni di scuola che verranno, ad alto rischio - per uno studente liceale medio - di diventare tutti uguali, pieni di storie e idee, sommersi da scadenze e performance di apprendimento in grande stile.

 

Ed ecco la vernice: tutti fuori!! Leggiamo all’aria aperta, ancora così calda di luce e di sole, e scopriamo le domande ad una ad una, e camminiamo in coppie e ce le scambiamo, queste domande, ad ogni giro di pista, e ci diamo il tempo per pensare e rispondere con sincerità, o anche di fare silenzio, chissà… e cambiamo compagno ogni volta, e alla fine… nessuno commenta, ciascuno custodisce il tesoro prezioso della confidenza altrui, e si torna in classe alla fine dell’ora ma è come tornare da un altro pianeta…

 

La piccola esperienza mi è stata ispirata dalla partecipazione all’avventura (questo mi sembrava!) della “Formazione in cammino” da Rieti ad Assisi; se funziona con gli adulti, che sono ormai (a volte tragicamente!) strutturati – mi sono detta al ritorno - perché non avrebbe dovuto funzionare con adolescenti dai 15 ai 19 anni? Ho proposto (si fa per dire, la gestione della classe non è democratica!) l’esperimento alle mie tre classi, una seconda, una quarta e una quinta di liceo classico, all’interno delle quali i ragazzi - da più o meno tempo - si conoscevano già. Le domande che ho proposto dopo la lettura del racconto sono state tre: Cosa sogni per la tua vita e per il mondo che hai intorno? Fai memoria: da quali aspetti, incontri,esperienze nasce il tuo sogno? Guarda avanti: quali sono le tue paure e su chi/cosa puoi contare per vincerle?

 

In due classi ho richiesto un feedback in occasione delle lezioni successive, chiedendo di riportare su un biglietto anonimo le impressioni suscitate. Ed ecco una sintesi delle osservazioni – tutte positive, che strano!- che ho classificato in alcune macro-categorie: le sensazioni provate, gli apprendimenti su di sé e /o sull’altro, le valutazioni.

 

  • LE SENSAZIONI. L’esperienza è stata piacevole e rilassante, stare fuori è stata una felicità, come aver avuto la possibilità di condividere una parte di sé e pensieri su cui difficilmente si è interpellati direttamente anche da chi conosciamo bene. Dare voce a sogni ed aspettative è stato strano e bello, come parlare sempre con persone diverse di argomenti non banali; esporre ad un’altra persona pensieri e paure produce un senso di tranquillità lieve e di leggerezza ed è stato piacevole condividere qualcosa di cui capita di parlare raramente, mentre decisamente sorprendente si è rivelato sentirsi più vicini a persone con cui non si parla spesso. Una citazione testuale: “Fino a quando qualcosa non si dice a voce alta a qualcun altro è come se non fosse reale, come se rimanesse incompiuta e senza bisogno di realizzarsi.”
  • GLI APPRENDIMENTI. Un elenco: la condivisione di aspetti personali e privati con chi pure si vede tutti i giorni, il valore dell’ascolto, lo svelamento di pensieri e paure che non si è soliti confessare, la conoscenza del punto di vista dell’altro, la scoperta che persone che si credevano molto diverse hanno lo stesso desiderio/pensiero sul mondo e sono molto simili a sé, la scoperta di pensieri e progetti di persone ancora poco conosciute e di aspetti ignoti di persone conosciute, la necessità di andare oltre le apparenze per conoscere le persone, l’impressione di avere le idee più chiare (o meno chiare!) di quanto si pensasse,… ”Se hai un sogno devi arrivare a realizzarlo, perché alla fine qualcosa di buono non arriverà solo a te, ma anche a qualcun altro…” ”Se non si confessano le proprie paure si lascia che esse divorino le nostre anime e soffochino le nostre vite” ”Se si rivela a troppe persone il proprio grande sogno esso volerà via ormai privo del proprio fascino segreto”
  • LE VALUTAZIONI/INDICAZIONI. Anche qui un elenco:
    Un’esperienza bella ma difficile: scavare dentro di sé e in più parlarne ad uno “sconosciuto”!
    L’idea è stata entusiasmante, ma non tutti l’hanno presa sul serio; non tutti, poi, hanno voglia di sbilanciarsi
    Sarebbe stato meglio fare coppia con una persona meno conosciuta, per sentirsi più stimolati a rendere utile l’esperienza.
    Relax, confronto e supporto reciproco sono elementi fondamentali per affrontare in serenità l’anno scolastico. Un modo perfetto per cominciare.
    Stare all’aria aperta è benefico per l’umore e stimolante: da molti anni a scuola non si fa…Da ripetere! Peccato che non lo facciano tutte le classi…

Ho richiesto un feedback solo verbale, invece, alla classe dei più grandi: se anche la loro valutazione complessiva è stata molto positiva, sono stati quelli che hanno notato concordemente quanto camminare fianco a fianco li abbia agevolati nel comunicare tra loro.

Ad un mese esatto dall’esperienza, non so quanto e come stiano camminando i sogni dei ragazzi …

a me restano un bellissimo ricordo, una grande fiducia nelle potenzialità del valore aggiunto del cammino in ordine alla comunicazione e il desiderio di provarci ancora… se la scuola ci darà il permesso!

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Corso accreditato MIUR (valido per il BONUS 500 €)
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