Qualche strumento di PRONTO INTERVENTO in classe

Sarebbe utile avere a disposizione una sorta di "coltellino svizzero" con funzioni di "PRONTO INTERVENTO" per gestire le dinamiche che avvengono più comunemente in classe?

 

È stata questa la mia idea quando, pensando a come rendere ancora più completo il mio programma di aggiornamento e formazione per i docenti, ho raccolto dieci strategie da utilizzare facilmente in aula.

Nei prossimi giorni pubblicherò dieci video, ciascuno dei quali spiegherà come mettere in pratica nel concreto le dieci strategie di intervento in classe.
 
Di seguito gli obiettivi di ciascuna strategia.
  1. Richiamare l'attenzione di due (o più) alunni distratti
  2. Ottenere l'attenzione della classe all'inzio dell'ora
  3. Fornire indicazioni di lavoro efficaci
  4. Predisporre al meglio la classe nei propri confronti
  5. Rinsaldare il proprio rapporto con la classe
  6. Richiamare l'attenzione di un alunno in particolare
  7. Ottenere il consenso della classe
  8. Persuadere la classe a svolgere il proprio lavoro
  9. Recuperare una classe distratta
  10. Rinforzare l'autostima degli alunni e predisporli alle attività

 

Se hai altre esigenze in particolare, oltre alle dieci elencate in questo articolo, indicamele in un commento, in modo che possa rispondere direttamente anche alle tue esigenze.

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Commenti: 39
  • #1

    Mariaelisa Nervanti (domenica, 21 ottobre 2012 12:14)

    Ottimo, sono curiosissima, grazie per tutto questo lavoro
    Mariaelisa

  • #2

    nina effemele (domenica, 21 ottobre 2012 13:05)

    le invii tutte insieme?
    mi farebbe piacere perchè quest'anno ho 2 classi di prima superiore di 30 e 32 alunni e non è facile iniziare il lavoro. cer cui delle strategie nuove mi farebbero comodo
    ciao
    nina

  • #3

    Annamaria (domenica, 21 ottobre 2012 14:01)

    Ottimo! Ci sono dei punti veramente interessanti! Stai pur certo che avrai una fan! Grazie!

  • #4

    rosaria (domenica, 21 ottobre 2012 14:07)

    Pare che ci sono molte funzioni

  • #5

    meo marianna (domenica, 21 ottobre 2012 16:54)

    grazie ne ho bisogno,ho alunne difficili,con problemi più grandi di loro, fuori della scuola.

  • #6

    Carla Del Gobbo (domenica, 21 ottobre 2012 17:04)

    sono in pensione da due anni,ma sono curiosa di apprendere le strategie di cui mi parli anche per capire se durante la mia attività ne ho messa in pratica almeno una seppure inconsapevolmente.

  • #7

    Alberto (domenica, 21 ottobre 2012 18:27)

    Ogni strategia avrà un video dedicato... ;)

  • #8

    Alessandro (lunedì, 22 ottobre 2012 15:55)

    Ciao Alberto! Attendo con interesse questi tuoi prossimi video che mi saranno utilissimi quest'anno didattico che sto affrontando/formando la bellezza di 12 classi per un totale di quasi 300 alunni dai 13 ai 17 anni.
    Grazie ! ;)

  • #9

    Margherita (venerdì, 26 ottobre 2012 17:20)

    Quest'anno ho due classi prime elementari e troppi bambini portano da casa i loro problemi a scuola . Avrei bisogno di consigli pratici anche se la mia esperienza di maestra è lunga . Grazie mille se vorrai aiutarmi ! A presto ciao

  • #10

    Alberto (venerdì, 26 ottobre 2012 22:52)

    Ciao Margherita! Grazie per il tuo messaggio...
    Ho difficoltà a poterti aiutare partendo da una definizione del problema ancora poco specifica.
    Ti chiedo quindi di farmi comprendere meglio su quale situazione specifica intendi focalizzarti... In realtà, se ci pensi, già questo mio primo messaggio è il primo consiglio: finché non saremo ben consapevoli di ciò che vogliamo "risolvere" e di ciò che vogliamo ottenere, sarà difficile...

  • #11

    ELQUA (giovedì, 01 novembre 2012 23:28)

    ATTENDO LE PROSSIME INDICAZIONI AL PIU' PRESTO E MI CONGRATULO X GI OTTIMI SUGGERIMENTI.

  • #12

    Annamaria (lunedì, 05 novembre 2012 19:11)

    Ciao, quest'anno insegno in una prima classe di scuola primaria e mi è capitato il caso particolare di unbambino che rifiuta a priori di svolgere qualsiasi attività. Scrive solo se qualcuno si siede al suo fianco e lo stimola ininterottamente. Da solo non produce.
    Abbiamo interpellato la psicologa che ci ha spiegato che si tratta di un bambino "viziato"
    abituato sin da piccolissimo a fare a modo suo.
    Cosa si può fare per coinvolgerlo e per far affiorare in lui l'interesse per la scuola e lo studio?

  • #13

    Alberto De Panfilis (martedì, 06 novembre 2012 14:44)

    Ciao Annamaria, per prima cosa ti ringrazio per la fiducia che ti ha portato a condividere con me e gli altri colleghi quello che accade nella tua classe quest'anno.

    Prima di tutto rabbrividisco un po' di fronte alla definizione "viziato" data dalla psicologa che, per coerenza, eviterò di etichettare.
    Per quanto riguarda il consiglio pratico che mi hai richiesto, l'unica cosa che posso suggerirti da subito è di lavorare molto sull'Ascolto Attivo: creare con il bambino un rapporto di fiducia e confidenza ti potrà senz'altro aiutare a comprendere meglio quali dinamiche si innescano in lui quando non riesce a portare avanti il proprio lavoro in autonomia.
    Rivolgo a te la stessa raccomandazione che faccio ai docenti che seguo personalmente durante i miei corsi: i momenti di Ascolto Attivo che creerai con il bambino, fai in modo che possano avvenire FUORI dal contesto didattico. Se riesci ad incontrare (solo per 5 minuti) il bambino fuori dall'aula, in momento che sai di poter DEDICARE a lui e SOLO a lui, parla con lui di qualcosa che NON riguarda la scuola e il rapporto maestra-studente. Prestagli semplicemente ascolto, di qualità... fallo una/due volte a settimana.

    Li hai letti i miei post sull'Ascolto Attivo? Fai una ricerca nel sito (in alto a destra)...

    Fra due/tre settimane, dopo aver ascoltato almeno 5 volte il bambino, fammi sapere com'è andata! :)

    Aspetto tue notizie...
    Alberto

  • #14

    Giocrea (giovedì, 15 novembre 2012 15:57)

    La tecnica nr.1... la utilizzavo quando c'era spazio tra i banchi per passare senza ammazzarsi tra le cinghie degli zaini...ora abbiamo classi prime sovraffollate... cmq funzionava...
    Per la nr 2 utilizzo una tecnica imparata agli scout: col braccio alzato.. DITO FERMO IN ALTO, LINGUA FERMA IN BOCCA.. (il dito indice della mano corrispondente al braccio alzato punta verso l'alto, il dito indice dell'altra mano lo metto solo inizialmente a chiudere le labbra per far capire che devono stare zitti)... quando sono in silenzio e solo la prima volta spiego che quando si alza il dito non si può più parlare e si deve osservare minacciosamente quello che parla senza dir nulla, facendo capire solo con la comunicazione non verbale che deve stare zitto. Per la nr. 3 utilizzo la lavagna perchè faccio lo schema di quello che vado a spiegare. Quindi mentre scrivo il titolo dell'argomento inserisco le pagine e loro intanto prendono libro e quaderno..se ce l'hanno , se no ho già pronti dei fogli e delle penne in una scatola che mi porto dietro in tutte le aule... ; per la 4... in effetti a me dicono sempre che sono l'unica prof. che ride :).. però bisogna stare attenti ... poi devi saper riprendere la classe...se tutti ridono e iniziano a far battute fra i ragazzi si rischia di fare la figura del buffone con il quale ci si può permettere la battuta azzardata.

  • #15

    Giocrea (giovedì, 15 novembre 2012 16:08)

    Scusate io sono arrivata qui da un link su facebook, ma dall'indice come ci si arriva? grazie

  • #16

    Giocrea (giovedì, 15 novembre 2012 16:13)

    Nella home ..trovato.scusate...
    Bella rubrica per i nuovi docenti o per chi si appresta all'insegnamento di classi particolarmente vivaci... credo sia veramente utile :)

  • #17

    Alberto (giovedì, 15 novembre 2012 20:00)

    Grazie per l'apprezzamento, Giocrea! ^_^

  • #18

    Alberto (giovedì, 15 novembre 2012 20:08)

    Sono molto contento che anche tu metta in atto le prime 4 strategie: mi viene da puntualizzare soltanto una cosa... nella quarta strategia credo che sia opportuno SORRIDERE e non ridere. Mi rendo conto che nel secondo caso si possa correre il rischio di fare la figura del buffone. Con il SORRISO, invece, è tutta un'altra cosa: per qualcuno distinguere tra riso e sorriso è semplice e naturale. Per qualcuno invece può essere inizialmente più difficile, ma poi ci si abitua... ;)

  • #19

    MARIAROSA (sabato, 17 novembre 2012 19:49)

    Oggi ho voluto riprovare la tecnica nr 1:mi sono posizionata tra i ragazzi e camminando ho continuato a spiegare cercando di ostacolare con la mia presenza due ragazzi che parlavano di altro, ad un certo punto un ragazzo ha detto: Prof si può spostare che non riesco a parlare con....

  • #20

    Alberto (sabato, 17 novembre 2012 20:00)

    La richiesta del tuo studente è stata coerente con l'intenzione alla base della tua strategia... Stiamo attenti: l'obiettivo NON dovrebbe essere quello di "ostacolare", bensì quello di coinvolgere e aiutare i ragazzi a partecipare.

  • #21

    Valentina (sabato, 24 novembre 2012 11:05)

    Caro Alberto,
    seguo questo sito con grande interesse e ti ringrazio per tutti i consigli preziosi (dai comportamenti alle letture)! Sono una giovane insegnante di lettere della scuola media, neoimmessa in ruolo. Mi ritrovo con una cattedra molto frammentata: nella maggior parte delle classi svolgo un'ora settimanale di approfondimento (appendice di italiano, che non è una materia a sé). In una seconda media, ho tantissime difficoltà: ragazzi difficili, privi di qualsiasi forma di educazione; collega di italiano, storia e geografia spesso assente; provvedimenti disciplinari a livello di istituto quasi del tutto inesistenti! Nella mia ora facciamo educazione ai diritti umani, attraverso attività laboratoriali, in teoria molto coinvolgenti (per lo meno è stato ed è così nelle altre classi!).
    Provo a mettere in atto le strategie che suggerisci, che mi sono sempre risultate congeniali prima ancora di conoscere il sito, ma i ragazzi non vogliono in alcun modo lavorare con me e con le mie modalità! Avrò qualche speranza?! Grazie per l'attenzione!

  • #22

    Alberto (mercoledì, 28 novembre 2012 14:27)

    Ciao Valentina, grazie per il tuo messaggio.

    Ti faccio una domanda: hai mai provato a chiedere agli studenti di quella classe cosa suggerirebbero per rendere le lezioni più piacevoli? Potreste investire del tempo per progettare insieme un nuovo modo (sperimentale) di fare lezione: ovviamente sarebbe un lavoro di squadra, quindi non ti sto suggerendo di ignorare i tuoi obiettivi formativi. Fai solo in modo da raccogliere i feedback dei tuoi ragazzi, metterli a frutto e trasmettere loro il messaggio importante che tu sei lì per loro e, quindi, hai intenzione di trascorrere del tempo piacevole insieme. Tanto tutti dovrete stare lì, tanto vale godersela! :)

    Fammi sapere come andrà...
    Alberto

  • #23

    Valentina (domenica, 02 dicembre 2012 10:40)

    Caro Alberto,
    grazie del suggerimento! In realtà dedico sempre una parte della lezione, se non un'intera lezione (soprattutto all'inizio dell'anno) a progettare attività insieme ai ragazzi. Per di più dopo aver svolto qualsiasi attività i miei studenti devono completare una scheda di autovalutazione con alcune voci (tra le quali: interesse per la materia, attenzione e impegno a casa/a scuola, capacità di ascolto e così via) così da avere un feedback e discutere insieme. Temo che, quando manca un'educazione di base che prevede semplicemente rimanere in silenzio per almeno due minuti, sia difficile lavorare con serenità. Tuttavia, le sfide mi piacciono molto e ad esempio nell'ultima lezione siamo riusciti a fare dei piccoli gruppi di discussione su alcuni articoli della "Dichiarazione Universale dei Diritti Umani". Per spiegare loro che cosa dovevano fare ho impiegato 20 minuti, ma in compenso nei 20 minuti seguenti hanno lavorato in maniera accettabile. Per di più ho approfittato per parlare a tu per tu con due ragazze che si sono rifiutate di svolgere il lavoro, chiedendo loro che cosa non apprezzano delle mie lezioni e perché sono così ostili. Sono rimaste molto colpite dal fatto che tenessi alla loro opinione e non mi hanno saputo dare spiegazioni. Ti farò sapere come va! Intanto grazie per il coltellino svizzero, per tutte le letture che suggerisci (che ho studiato con molto interesse e ho utilizzato spesso) e per questo sito... posso confermarti che funziona tutto con 12 classi su 13 totali che mi sono state assegnate in 3 scuole diverse!
    Grazie ancora!
    A presto,
    Valentina

  • #24

    Rita (martedì, 04 dicembre 2012 23:14)

    Ciao Alberto,insegno sostegno da circa 10 anni e seguo con molto interesse i tuoi preziosi suggerimenti per la didattica.Ho bisogno di un tuo suggerimento o strategia per risolverlo.Ti spiego: io ,come sai,facendo sostegno sono sempre in compresenza con una delle due colleghe curricolari,ma mi capita spesso di sostituirle in alcuni giorni quando si assentano.E qui inizia il mio problema in quanto quando mi trovo da sola con la classe, gli alunni ne approfittano per tirare fuori tutta la loro euforia.Diventa per me difficile la gestione. Solo dicendogli che salteranno la ricreazione stando seduti o altro riesco a ottenere un pò di calma. Mi chiedo ma la figura dell'insegnante di sostegno per la classe che valore ha? Ti ringrazio anticipatamente e ti chiedo qualche strategia per superare questa mia difficoltà.Grazie.

  • #25

    Alberto (giovedì, 06 dicembre 2012 17:21)

    Ciao Rita, grazie per il messaggio e dell'apprezzamento nei confronti del lavoro che svolgo!

    Riuscire a darti una strategia di certo efficace per la tua situazione mi è difficile, in quanto dovrei conoscere meglio alcune dinamiche riguardanti la tua classe... via mail mi è difficile.

    Provo comunque a proporti da subito qualcosa che credo possa darti una grossa mano.

    Dal momento in cui la strategia di "minacciare" una ricreazione senza alzarsi in piedi sembra dare i suoi frutti in termini di comportamento, potremmo pensare ad una piccola variante per conservarne gli effetti positivi e, allo stesso tempo, limitarne gli svantaggi relazionali.

    L'idea che mi è venuta è questa: puoi convertire la tua vecchia strategia che suona più o meno così "Ragazzi, se non smettete di fare confusione fare ricreazione seduti!" in "Ragazzi, scegliete voi: preferite abbassare il volume di voce e seguire quello che ho voglia di proporvi, oppure volete passare la ricreazione seduti in classe senza poter uscire?".

    In questo modo coinvolgerai loro nella "scelta" (che poi tanto scelta non è) e renderai più efficace il tuo intervento nei loro confronti.

    Sperimenta e fammi sapere!
    Alberto

  • #26

    mariarosa (mercoledì, 12 dicembre 2012 14:37)

    ...Ho provato a coinvolgerlo... ma non funziona lo stesso... non gli interessa nulla della mia materia.. ma neanche di molte altre, è parcheggiato a scuola finchè non sia maggiorenne e possa andare al lavoro...così dice.. Abbiamo anche consigliato il riorientamento, ma l'ha presa molto male. Segue solo ogni tanto qualcosa per ricevere un minimo di valutazione sufficiente e dire a casa che va bene ... cmq è disinteressato...chiede spesso di uscire dicendo di star male e invece si ferma a prendere la cioccolata calda nel corridoio. E' grande, pluribocciato.. non so proprio come fare, non ha un obiettivo futuro, dice che "il mondo gira male, sia fuori che dentro la scuola.. "

  • #27

    Alberto (giovedì, 13 dicembre 2012 12:00)

    Ciao Mariarosa...

    Mi piacerebbe farti una domanda: COME, nello specifico, hai provato a coinvolgere il ragazzo di cui ci hai parlato nel precedente commento?

    Mi interessa capire se riesco a darti un suggerimento da sperimentare...

    Buona giornata intanto!
    Alberto :)

  • #28

    NAIADE (domenica, 10 marzo 2013 21:36)

    Caro Alberto, trovo interessantissimo e utile il tuo sito. Alcune delle tue "tecniche" già le attuavo( sono ins. elementare da 26 anni) perchè all'inizio della mia carriera ho seguito un corso sulla comunicazione empatica che in effetti mi ha molto aiutato nel rapporto con i miei alunni. Sicuramente sai di cosa parlo, anche se i tuoi suggerimenti sono sicuramente più specifici per il lavoro in classe.
    Complimenti di nuovo per il tuo lavoro!

  • #29

    Alberto (domenica, 10 marzo 2013 23:33)

    Grazie per il tuo interesse ed apprezzamento, Naiade! :)

  • #30

    Angela (mercoledì, 28 agosto 2013 16:08)

    I tuoi video sono molto interessanti ...ma si possono avere cartacei?

  • #31

    Alberto De Panfilis (mercoledì, 04 settembre 2013 16:10)

    Ciao Angela... cosa intendi per "cartacei"? Stai pensando alle trascrizioni? Altrimenti non riesco a capire come mettere su carta dei video...

  • #32

    Francesca (mercoledì, 10 settembre 2014 22:37)

    I video sono molto interessanti e utili nell'attività quotidiana in classe.

  • #33

    Anna (lunedì, 21 settembre 2015 15:15)

    Ciao, insegno nella scuola secondaria di primo grado ed ho classi con allievi difficili e disinteressati completamente alla scuola. Gradirei qualche suggerimento per svolgere le lezioni coinvolgendo in modo particolare questi allievi che si mostrano sordi alle diverse strategie didattiche. Grazie!

  • #34

    Amelia (giovedì, 05 novembre 2015 18:20)

    Insegno alla scuola primaria da 15anni,ma in questi ultimi anni le classi sono più difficili da gestire. Alunni poco educati e rispettosi nei confronti degli insegnanti, specie con quelli che anno poche ore la settimana nella loro classe. In particolare in una classe quinta ho delle difficoltà nella gestione, perché ci sono elementi che non portano libri e quaderni per lavorare e di conseguenza disturbano la lezione.Si tratta di ragazzi non seguiti dai genitori, che mi dispiace dirlo non hanno fatto comprendere ai loro figli l'importanza della scuola. Ho portato testi e materiale per impegnare coloro che ne erano sprovvisti, ma coloro che hanno i libri volevano anche loro gli stessi testi e fotocopie.Sono bambini che si insultano con parole pesanti,arrivando ad alzarsi le mani con il rischi di farsi male.Ho cercato di parlare con i genitori per ottenere una collaborazione, ma la situazione non è molto migliorata. Ho cercato di isolare agli ultimi banchi coloro che fanno i bulli...insomma il contesto è difficile e il livello socioculturale è bassissimo.prefetto che in tutte le classi sono amata dai miei alunni che attendono con gioia le mie lezioni di religione.

  • #35

    Amelia (giovedì, 12 novembre 2015 19:40)

    Attendo una risposta

  • #36

    chiara (venerdì, 13 novembre 2015 18:12)

    Per la mia esperienza, il numero due funziona benissimo nelle classi prime, quelle in cui la relazione con il gruppo deve ancora consolidarsi.
    Nelle terze, ad esempio, il risultato è stato un'onda di risolini soffocati che ho dovuto, infine, interrompere cominciando a parlare. Ma, almeno ho ottenuto il risultato di riuscire a parlare sottovoce, mentre loro mi ascoltavano finalmente in silenzio.

  • #37

    Alberto De Panfilis (venerdì, 13 novembre 2015)

    Grazie per il riscontro, Chiara.

    Sono curioso di conoscere l'esperienza di altri Colleghi che hanno potuto mettere alla prova la stessa tecnica sia con classi prime che con gruppi dove sussisteva già una relazione consolidata.

    A presto!
    Alberto DP

  • #38

    Romana (lunedì, 12 novembre 2018 11:25)

    Ciao, Alberto
    Ho molti anni di esperienza e posso dire di aver visto di tutto durante la mia lunga carriera di insegnante.
    Quest'anno insegno in un professionale e mi stata assegnata una classe veramente difficile, una quinta che dovrei portare agli esami di stato, ma che si porta dietro problemi enormi di disciplina, di motivazione, di concentrazione e di apprendimento. Qualsiasi tipo di strategia fino ad ora è risultata vana, gli alunni usano la scuola come un parcheggio, sono svogliati e hanno poca stima e rispetto per noi insegnanti. Nonostante gli anni di insegnamento questi comportamenti mi disorientano, mi ritrovo spesso a mettermi in discussione e soprattutto vorrei conoscere le giuste strategie per poter dar loro l'aiuto di cui hanno bisogno.La situazione molto frustrante, perciò ti prego di suggerirmi qualche tecnica o strategia per recuperare l'autostima di tutti.

  • #39

    Alberto DP (lunedì, 26 novembre 2018 16:21)

    Cara Romana, grazie per il tuo messaggio!
    Prima di darti un mio parere sento l'esigenza di farti molte domande, in modo da raccogliere informazioni utili ad individuare strategie possibili per iniziare ad attivare un cambiamento.
    Se ti va, scrivimi un'email all'indirizzo info@metadidattica.com
    Grazie ancora e a presto!
    Alberto