Coltellino svizzero 1 di 10 - Richiamare l'attenzione di alunni distratti

Ecco il primo dei dieci video con le strategie per la gestione della classe.

 

Obiettivo: "Richiamare l'attenzione di due (o più) alunni distratti"

 

Per l'elenco completo dei video in prossima uscita, clicca qui.

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Commenti: 25
  • #1

    isabella carta (martedì, 23 ottobre 2012 08:09)

    è una buona strategia...la utilizzo spesso...grazie per averla ricordata....prof.ssa Carta

  • #2

    Antonio (martedì, 23 ottobre 2012 19:19)

    ma se non ottengo nessuna empatia da parte del ragazzo cosa devo fare ? ....lo so che alzare la voce non serve ....cerco una possibile alternativa. grazie

  • #3

    Angela (martedì, 23 ottobre 2012 23:22)

    Grazie, proveró domani stesso questa strategia e vi faró sapere.

  • #4

    Alberto (mercoledì, 24 ottobre 2012 10:29)

    Per Antonio...

    Parlare di empatia non è semplice: il rapporto empatico è un rapporto che si construisce nel tempo, anche se di certo possiamo fare qualcosa per aiutarlo a nascere.

    La prima cosa che mi sentirei di consigliarti (ti do del tu e spero che questo non ti dispiaccia) se fossi uno dei docenti coinvolti nei miei corsi di aggiornamento, riguarderebbe la "coerenza" personale del docente.

    Considero le relazioni quanto di più biunivoco possa esistere: intendo dire che la premessa fondamentale è che TU possa vivere (e dimostrare) un rapporto empatico con il ragazzo.

    Senza avere la pretesa che questo possa essere la bacchetta magica, di certo con il tempo creerà un clima di fiducia tale da poter tranquillamente essere considerato empatico.

    Se poi mi (e ti) chiedessero: "Secondo te, chi fra il docente e il ragazzo, pensi che abbia più risorse a disposizione per creare un rapporto empatico con l'altro?". La mia risposta si rivolge al docente: è adulto, ha più esperienza, non ha gli ormoni che gli frullano dentro stordendolo ogni giorno, ha una professionalità tale da consentirgli di mettersi in discussione, ecc...

    Se poi vuoi aggiungere qualcos'altro, penserei ad un pizzico di Ascolto Attivo!

    Spero di aver risposto alla tua domanda: nel caso in cui avessi altri dubbi o quesiti, non esitare a contattarmi di nuovo...

    Buon lavoro a scuola!
    Alberto

  • #5

    Emilia (mercoledì, 24 ottobre 2012 14:14)

    Funziona!!!!!!!!

  • #6

    Elena (mercoledì, 24 ottobre 2012 18:47)

    Grazie,è sempre utile e necessario provare nuove strategie. Vengo ora dal C.d.c... e di problemi di attenzione si parla sempre. Spero che questo sistema funzioni! Ti farò sapere

  • #7

    Pierluigi (giovedì, 25 ottobre 2012 13:31)

    :-)

  • #8

    Maria (giovedì, 25 ottobre 2012 13:42)

    Grazie per il consiglio. Mi piacerebbe essere aggiornata sulla pubblicazione delle altre strategie.

  • #9

    Alberto De Panfilis (giovedì, 25 ottobre 2012 14:04)

    Ciao Maria, sono contento che tu abbia trovato utile questo primo consiglio.
    Mi sono permesso di aggiungere il tuo indirizzo email alla mailing list MetaDidattica©, in modo che tu possa facilmente rimanere aggiornata su tutte le novità!
    Buonissima giornata, Alberto... :)

  • #10

    rosalba semeraro (giovedì, 25 ottobre 2012 14:41)

    Grazie!sperimentero' subito e ti faro' sapere com'e' andata ;) Rosalba

  • #11

    Milena (domenica, 28 ottobre 2012 08:39)

    Insegno nella scuola dell'infanzia... funziona anche con i più piccoli?

  • #12

    Alfonso (domenica, 28 ottobre 2012 08:59)

    Sicuramente buona soluzione già provata e funziona. Inoltre altra strategia che sono solito usare in questi casi è di pormi in posizioni "anomale" rispetto alla cattedra. Magari di spalle ai ragazzi. Sono obbligati a girarsi e in questa posizione "scomoda" riesco ad ottenere una maggior attenzione. Ciao

  • #13

    rosa (domenica, 28 ottobre 2012 09:44)

    gent.mo prof.
    la ringrazio per l'ottimo suggerimento
    domani ci provero' e faro' sapere di questa nuova esperienza SPERIMENTERO'
    grazie

  • #14

    maria concetta (domenica, 28 ottobre 2012 10:23)

    Interessante! Molto! Sono convinta che funzionerà. Ti farò sapere e grazie per i suggerimenti...

  • #15

    Orsolina Colonna (domenica, 28 ottobre 2012 16:36)

    Grazie, mi sembra molto interessante. Ci proverò.

  • #16

    Giovanna (domenica, 28 ottobre 2012 18:00)

    ...funziona sì!
    Aspetto gli altri pezzi del coltellino!!!Grazie.

  • #17

    Angela (domenica, 28 ottobre 2012 19:54)

    E' un buon consiglio ed una buona strategia! Sono un'insegnante di scuola primaria con con un'esperienza pregressa di scuola dell'infanzia; Trovo tale strategia efficace e la adotto spesso nella mia pratica didattica!

  • #18

    Alberto De Panfilis (domenica, 28 ottobre 2012 22:59)

    Grazie a tutti i lettori...

    Per Milena: credo proprio che il "parlare all'altro lato della classe" (e i presupposti della comunicazione che questa strategia sfrutta) possano funzionare altrettanto bene anche nella scuola dell'infanzia. In ogni caso il modo migliore per capire se possiamo ottenere buoni risultati anche con i bambini dell'asilo è METTERE ALLA PROVA la nostra strategia... Facci sapere com'è andata! ;)

    Per Alfonso: grazie per il tuo contributo, Antonio... in effetti quella che hai messo in atto è una vera e propria INTERRUZIONE DI SCHEMA... nel secondo video (che pubblicherò DOMANI) uno dei meccanismi alla base della strategia che proporrò sarà proprio l'interruzione di schema.

    Buon lavoro a tutti!

  • #19

    Elisa (lunedì, 29 ottobre 2012 06:11)

    Interessante anche perchè non dovrebbe essere motivo di distrazione per il resto della classe e non dovrebbe neppure creare "buchi" nella lezione. Lo provo domani (oggi giornata libera). Grazie!!

  • #20

    Patrizia (lunedì, 29 ottobre 2012 12:48)

    Grazie! Anch'io utilizzo questa strategia, ma trovo molto interessante e utile sistematizzare e catalogare in questo modo le tecniche che utilizziamo, a volte in modo istintivo, nella gestione della classe. Trovo che alzare la voce serve a poco, in generale. A volte, in alcune situazioni, è utile abbassarla per attirare l'attenzione.

  • #21

    Alberto (lunedì, 29 ottobre 2012 12:59)

    La vedo come te, Patrizia. Catalogare e sistematizzare qualcosa di naturale non serve a rendere gli atteggiamenti degli insegnanti meno spontanei, bensì a comprendere quali sono i princìpi comunicativi alla base di tali comportamenti e poterne creare di nuovi.
    Inoltre, conoscere meglio i meccanismi alla base delle scelte nostre e degli studenti, ci permette anche di riportare i risultati positivi che otteniamo in un determinato ambito, anche in altri campi della nostra vita (professionale, ma anche personale).

  • #22

    anna laura (lunedì, 29 ottobre 2012 17:17)

    si spesso funziona grazie ciao

  • #23

    Maria (giovedì, 23 ottobre 2014 17:11)

    Eccome se funziona con i miei ventuno monelli!Grazie, grazie c'e' bisogno di questi preziosi suggerimenti.

  • #24

    Elena (lunedì, 19 gennaio 2015 22:55)

    grazie Alberto! sono davvero importanti queste strategie...elencate e descritte in questo modo...risultano molto utili... per me... e proverò a farle sentire anche alla mia collega...che passa buona parte della giornata scolastica a rimproverare!!!

  • #25

    Alberto De Panfilis (martedì, 20 gennaio 2015 10:38)

    Grazie a te per l'interesse e la condivisione con la Collega, Elena...

    Buona giornata,
    Alberto DP