Margherita ci racconta la sua esperienza con la Formazione in Cammino

Ciao a tutti, l’estate è terminata! Almeno per noi insegnanti… Il periodo estivo, tanto atteso, diventa l’occasione per riposare, certamente, ma anche ricaricare le batterie in un riposo “attivo” e rigenerante. 

Il mio “riposo attivo” è stato il Cammino organizzato dalla FYM. Eravamo una ventina di persone, ognuno di noi con una sua storia ed un suo obiettivo. Cinque giorni di cammino con partenza da Rieti, arrivo ad Assisi; percorrendo a piedi la via Francigena e le strade di S. Francesco.

È stata un’esperienza profonda e coinvolgente, con la quale mi sto ancora confrontando, proprio mentre vi scrivo!

Sono partita in un momento di grossa fatica personale ed ho portato nel mio zaino un bel fardello, che speravo tanto di alleggerire durante il cammino...

[CONTINUA A LEGGERE...]


Sentivo da tempo il bisogno di silenzio, riflessione ed ascolto di me stessa e degli altri, per poter fare chiarezza e prepararmi alle nuove fatiche che sapevo mi avrebbero attesa al ritorno a casa.

 

Camminando e faticando ho scoperto il piacere del lasciarsi condurre “per mano” non solo sulla strada battuta dai piedi, ma anche sulla strade del nostro essere interiore che a volte fa i capricci, si intestardisce su percorsi noti, ma vecchi e scomodi, e non ci fa arrivare alla meta! Certamente i coach, Alberto e Piercarlo, sono stato ottimi Maestri nel condurre un gruppo così eterogeneo, animato da diverse Vite, caratteri e traguardi. La strada, sulla quale si sentivano solo i nostri passi, ha ascoltato le riflessioni che ciascuno di noi poneva all’altro, in una donazione reciproca ed aperta dei nostri più personali pensieri e stili di vita. Ho riscoperto tante cose: che la sudata fatica fisica può essere un bel piatto nutriente, anche se a volte non ci piace; che il nostro prossimo, al quale una brutta prima impressione ha chiuso la porta, infine, si trasforma in molteplici risorse inaspettate; che la forza del gruppo, se ben orientata, può dare una spinta propulsiva a chi si sente debole e sfiduciato.

 

Gli esercizi che abbiamo fatto strada facendo sono stati orientati al far cadere tante barriere, finti ostacoli e pregiudizi che ciascuno di noi, anche inconsapevolmente, erge nei confronti di se stesso e della vita in generale… e così il “fardello” che custodivo nel mio zaino, pian piano si è alleggerito lasciando spazio a strumenti più efficaci e “leggeri”.

 

La cosa più bella che porto nel cuore, tra le tante che potrei scegliere, sono stati i feedback, gli abbracci ed i sorrisi che ciascun partecipante ha scambiato sia sulla strada che l’ultimo giorno, quando abbiamo capito che ci dispiaceva lasciarci, ci dispiaceva non poter più condividere il sole e le risate e perché avremmo voluto avere altro tempo per conoscerci più a fondo.

 

Spero tanto che in quest’anno scolastico io possa portare in classe lo zainetto del Cammino e poter offrire ai miei alunni parte del cambiamento che la strada ed il gruppo hanno operato in me!

 

Buon anno scolastico e buona strada a tutti!

Corso "School Walking" (6 ore)

Corso accreditato MIUR (valido per il BONUS 500 €)
Corso accreditato MIUR (valido per il BONUS 500 €)

Scrivi commento

Commenti: 1
  • #1

    Teresa (venerdì, 09 settembre 2016 16:31)

    Orgogliosa e felice di aver condiviso con te questa esperienza, concordo con le tue parole.
    Il cammino continua fuori e dentro di noi ed ogni passo fatto, ogni silenzio ascoltato, ogni parola assaporata, son sicura ci permetteranno di restituire alle nostre classi un "qualcosa" in più, che potrà essere in gesti,parole, azioni o idee, ma sarà comunque "quel qualcosa in più".
    Buon cammino scolastico Marghi!