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Ci vuole il tempo che ci vuole, scritto dalla maestra Luciana Bertinato.
Ho trovato davvero stimolanti ed incredibilmente "vere" le riflessioni condivise dall'autrice: il tempo educativo come risorsa o, se gestito male, come limite. E poi il tempo adulto percepito dai bambini...
Scrive Luciana: "A scuola non si ride più, abbiamo dimenticato la saggezza di Gianni Rodari, come se in aula non potessero entrare la calma, un po’ di leggerezza e di allegria..."
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silvia lembo (mercoledì, 12 marzo 2014 19:53)
Grazie di queste riflessioni che condividere.
Mamma ed insegnante Silvia Lembo.
nadia (domenica, 16 marzo 2014 13:11)
Conosco la Bertinato,lavora nello stesso Istituto Comprensivo,dove lavoro anch'io,é una bravissima maestra,una persona sensibile ed intelligente.Condivido pienamente la sua prassi educativa e pedagogica e la concezione di un tempo scuola esemplificato e qualitativamente migliore.Oggigiorno,si fatica nel far capire ai bambini quali siano i veri valori umani su cui costruire nel tempo la propria personalità:siamo nella società dell'avere per l'essere,non in quella dell'essere per avere.Speriamo in un mondo migliore,ma soprattutto,é urgente il rispetto della figura del "maestro",spesso screditata agli occhi della famiglia e della società!
Rosa Iorio (domenica, 30 marzo 2014 11:15)
Mi rendo conto quotidianamente del pesante carico imposto dal tempo...dalle sue terribili scadenze..ma sto imparando ad "arrendermi" dando spazio a quelle che chiamo "priorità"..nelle vita personale come nel mio lavoro di insegnante.Soprattutto sto imparando che c'è tempo per ogni cosa:insomma, se un bambino non ha imparato a classificare degli oggetti in base al colore so che lui ha il suo tempo per farlo, che il suo tempo non è quello degli altri e intanto, so che dentro di lui c'è già il "seme" che aspetta di crescere..anche osservando il lavoro dei compagni...o anche solo pensando la suo...