
In questo audio ti descrivo un'idea davvero interessante circa l'uso dei social network nella didattica.
Perché non utilizzare le potenzialità di facebook per studiare la letteratura, la storia, la filosofia o l'epica?
Ascolta l'audio e, se ti va, leggi anche l'iniziativa portata avanti da Sarah Brown Wessling, Insegnante dell'anno negli Stati Uniti (2010).
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Viviana Rosati (venerdì, 21 giugno 2013 17:57)
Idea magnifica, io lavoro nella scuola primaria perciò dovrò aspettare che i miei bimbetti arrivino in quinta prima di poter provare un'attività del genere, ma lo farò, me lo riprometto fin da ora.
Silvana Sortino (sabato, 22 giugno 2013 07:23)
Ho già condotto un esperimento con il V canto della Divina Commedia, ciascuno degli studenti rappresentava un personaggio. E' stata un'esperienza molto stimolante e proficua. Teniamoci in contatto per eventuali scambi di idee.
MARIA SIDDI (sabato, 22 giugno 2013 10:44)
salve, io nel mio piccolo ho già incominciato ad usare Facebook per la didattica:pubblico nella mia pagina"imparare con le rime" tutte le poesie e le filastrocche che scrivo e propongo in qualche modo ai miei alunni, così ogni genitore può divertirsi insieme ai bambini e far capire loro che Faceboook pùò essere usato anche per apprendere!
sandra passucci (lunedì, 24 giugno 2013 07:57)
L'idea mi piace molto (insegno matematica e scienze nella scuola secondaria di primo grado) e mi piacerebbe sperimentarla in una classe terza. Penserò ai temi da affrontare ma se qualcuno ha già qualche idea vorrei confrontarmi. grazie e buone vacanze
sandrapassucci@libeo.it
nicki (sabato, 02 novembre 2013 10:49)
hola!!! come va???
sonia (mercoledì, 10 settembre 2014 17:16)
Spunto molto interessante. Grazie mille! Quest'anno volevo proporre come progetto didattico per le mie classi la gestione di un blog, ma poi ho fatto alcune riflessioni che mi hanno portato a valutare facebook come una finestra didattica più interattiva, stimolante e funzionale ai miei scopi (insegno storia e filosofia). Facendo una rapida ricerca sul web ho notato, inoltre, che i blog delle classi - salvo rare eccezioni - vengono aggiornati raramente, spesso abbandonati e usati quasi esclusivamente come contenitori unidirezionali per raccontare la gita scolastica o l'evento straordinario. Se io, studente X, scrivo un post sul mio blog, quasi sicuramente sarò l'unico a leggerlo (oltre all'insegnante e forse a un paio di amici). Le interconnessioni di facebook invece permettono, automaticamente, che il mio pensiero sia visibile ai miei contatti, che mi valuteranno ancora prima dell'insegnante. Devo quindi imparare a selezionare ciò che penso e scrivo, a discernere l'interessante dal superfluo, potenziare abilità linguistiche, fantasia, creatività. Rimane ovviamente imprescindibile il ruolo dell'insegnante che vigili sulle "esternazioni" social dei suoi studenti, perché queste siano adeguate allo stile e ai contenuti richiesti e siano sempre in linea con gli obiettivi prefissati da un progetto multimediale di questo tipo. Grazie. Un saluto. Sonia