
C'è il padre irritato che proclama, categorico:
"Mio figlio è immaturo".
Un uomo giovane, rigidamente seduto nella perpendicolare del suo completo scuro. Dritto sulla sedia, dichiara di punto in bianco che suo figlio è immaturo. È una constatazione. Non implica né domande né commenti. Esige una soluzione, punto e basta. Chiedo comunque l'età del figlio in questione.
Risposta immediata.
"Già undici anni."
È un giorno in cui non sono in forma. Dormito male, probabilmente. Mi prendo la fronte tra le mani, per dichiarare infine, come un Rasputin infallibile:
"Ho la soluzione".
Solleva un sopracciglio. Sguardo soddisfatto. Perfetto, siamo tra professionisti. Allora, questa soluzione?
Gliela do.
"Aspetti."
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