Vero, falso, terzo escluso: una vera e propria trappola!

Meglio che stia in silenzio, perché se parlassi potrei fare danni!

Meglio che non dia troppa confidenza ai miei Studenti, altrimenti potrei perdere autorevolezza e rischiare che se ne approfittino!

 

Entrambe queste riflessioni potrebbero essere figlie di una logica vero, falso, terzo esclusotertium non datur, come dicevano i latini. Quando il nostro atteggiamento nei confronti di una questione si polarizza in questo modo, rischiamo di andare incontro ad infelici Tentate Soluzioni.

Una trappola a cui stare attenti: ci stavo cadendo anch'io poco fa!


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Commenti: 5
  • #1

    Emanuela (domenica, 05 agosto 2018 13:27)

    Bel video...anche in maglietta!!AHAH...grazie per i tuoi preziosi consigli prof...

  • #2

    Patrizia (lunedì, 06 agosto 2018 13:05)

    Molto interessante, grazie mille! Sono situazioni molto comuni e frequenti, almeno per quanto mi riguarda...Di solito, nell'imbarazzo della scelta seguo l'istinto e lo stato emotivo del momento, cadendo però in una trappola ancora più pericolosa, dell'impulsività, non obiettività, oppure della totale sottomissione...
    Mi piacerebbe dunque capire meglio come arrivare alle soluzioni di mezzo...�

  • #3

    Francesca Oreste (giovedì, 09 agosto 2018 14:38)

    Grazie! Condivido quanto detto sul "o così o cosà". Mi hai fatto venire in mente il metodo di discernimento messo a punto da S. Ignazio di Loyola intorno al 1500, che personalmente cerco di seguire nella vita, dice proprio che quando vediamo solo due alternative opposte siamo in trappola; a questo punto è meglio fermarsi e sospendere la decisione per approfondire... Non sempre è da cercare la via di mezzo intesa come compromesso ma proprio altre piste nuove si aprono.
    Chiaramente nell'emergenza in classe non sempre, sembra, si possa sospendere il "giudizio". In realtà ho sperimentato che si può farlo più di quanto si creda. E gli alunni, come i figli, imparano ad apprezzare questo e imparano a riflettere maggiormente sulle cose, a scegliere, l'onestà intellettuale. Si rende la situazione in classe stimolante, creativa; dà potere e responsabilità intellettuale agli studenti.

  • #4

    Alberto DP (giovedì, 16 agosto 2018 12:31)

    Francesca, grazie per il tuo spunto di riflessione... non conoscevo questo aspetto del pensiero di Ignazio di Loyola: molto interessante!

    Mi farebbe piacere sapere di più del tuo modo di "sospendere il giudizio" in classe: se ti va, possiamo proporre la tua esperienza come spunto di dibattito sul blog! Se vuoi, scrivimi qualcosa di più via email (info@metadidattica.com).

    Grazie ancora e a presto!
    Alberto

  • #5

    Alberto DP (giovedì, 16 agosto 2018 12:46)

    Patrizia, la tua richiesta è molto opportuna: per riuscire a non trovarci di fronte ad un'insidiosa alternativa (bianco o nero), ma aprirci ad una scelta, dobbiamo riuscire a sviluppare PIÙ OPZIONI COMPORTAMENTALI.
    Questo vuol dire affinare strategie, acquisire nuovi punti di vista, maturare un certo equilibrio emotivo... insomma, un percorso lungo una vita (professionale e personale)!
    Tu Patrizia, di dove sei?