Solcare il mare all'insaputa del cielo

Come possiamo dare supporto ad uno Studente che non riesce a restare fermo, ad uno che non ce la fa a vivere con tranquillità le interrogazioni orali oppure a chi non sa mantenere la concentrazione?

 

Prima di tutto specifichiamo che lo stratagemma che descriveremo nelle prossime righe potrà darci grandi soddisfazioni se la resistenza al cambiamento che ci troveremo di fronte sarà di tipo vorrei ma non posso. Cosa vuol dire? Intendiamo far riferimento a chi razionalmente sa che dovrebbe cambiare, ma emotivamente non riesce. Vediamo ora cosa fare...

Quindi, facciamo il punto dalla situazione fino ad ora: siamo di fronte ad una persona (per comodità adesso pensiamo ad uno Studente) che vorrebbe cambiare, ma che al contempo non riesce a farlo. In questo caso dobbiamo essere bravi a "non prendere sul personale" certi comportamenti poco funzionali... negli esempi che ho citato in apertura di articolo, il fatto che un Ragazzo si alzi di continuo in classe, non è frutto di una sua mancanza di volontà o desiderio di farci perdere le staffe; piuttosto questo comportamento (oggettivamente poco funzionale in un'aula) dipenderà da un'incapacità a restare fermo.

 

Specificato questo, vediamo subito quali sono i 3 errori più comuni, che sarebbe bene evitare:

  1. spiegare: non siamo di fronte ad una mancanza di informazioni che possa giustificare una spiegazione... il nostro Studente già sa che non dovrebbe alzarsi senza il nostro permesso, che sarebbe meglio approcciare con tranquillità l'interrogazione o che i suoi livelli di attenzione sono scarsi.
  2. Motivare: non sortirebbe alcun effetto... contribuirebbe solo a farci percepire distanti e poco attenti alle sue esigenze.
  3. Incoraggiare (facendo confronti): questo tentativo creerebbe solo frustrazione.

Cosa possiamo fare allora?!

 

L'approccio strategico del prof. Nardone, studiato e approfondito nel suo utilizzo scolastico da MetaDidattica, ci invita a considerare l'arte dello stratagemma come risorsa per sbloccare questo genere di situazioni. In particolare, di fronte ad una resistenza vorrei ma non posso, lo stratagemma indicato è il solcare il mare all'insaputa del cielo.

 

Allo Studente che non riesce a stare fermo, per esempio, potremmo chiedere di contare i secondi che riesce a restare seduto dal momento in cui avverte il primo impulso ad alzarsi a quando sarà proprio costretto a farlo.

Allo Studente che non riesce a rilassarsi durante le interrogazioni, potremmo chiedere di tenere un diario scritto di tutte le reazioni (sia fisiche che mentali) che vive durante le nostre interrogazioni.

Allo Studente che non riesce a mantenere l'attenzione per più di qualche secondo/minuto, potremmo chiedere di compilare un "foglio delle distrazioni", appuntandovi sopra un elenco di tutte le sue distrazioni, appunto.

 

In sostanza, l'obiettivo dello stratagemma solcare il mare all'insaputa del cielo è quello di far sviluppare alcune prime competenze (ricordiamo che la resistenza vorrei ma non posso sottolinea proprio una mancanza di competenze, non di volontà), assecondando però la resistenza stessa: non ti chiedo di non alzarti, ma solo di misurare quanto tempo passa dal primo impulso alla totale perdita di controllo (nel frattempo però stiamo già allungando i tempi). Non ti chiedo di stare tranquillo (il che sarebbe un'indicazione paradossale), ma di scrivere come ti senti, permettendoti di sfruttare la scrittura per iniziare a prendere un po' di distanza emotiva con la tanto temuta interrogazione e circoscrivere la sensazione di disagio. Non ti chiedo di non distrarti (questa sarebbe un'indicazione ipnotica!), ma soltanto di prendere nota delle tue distrazioni, in modo da divenirne maggiormente consapevole (oltre a esprimere attenzione verso le distrazioni).

 

Attenzione ad un aspetto molto importante, però: il nostro obiettivo è far solcare il mare (sviluppare abilità) all'insaputa del  cielo (mentre si compie un'attività diversa): questo vuol dire che non dobbiamo dichiarare le finalità delle attività proposte, altrimenti vanificheremmo la loro efficacia!

 

Che ne pensi?

 

Non mi resta che augurarti una buona sperimentazione!!

 

P.S.: ti consiglio di cuore la lettura dei libri Cavalcare la propria tigreSolcare il mare all'insaputa del cielo (più tecnico del primo), entrambi scritti dal prof. Giorgio Nardone.

Scopri l'arte dello stratagemma

Corso accreditato MIUR: puoi usare la Carta del Docente
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Commenti: 4
  • #1

    Cristina (domenica, 23 settembre 2018 09:54)

    Quest'anno sono rientrata in classe e, quella che prima era una classe difficile da contenere, ora sembra essersi "inselvatichita"... A parte le battute, ho tutti i casi descritti in "solcare il mare all'insaputa del cielo" e metterò in atto le diverse strategie... grazie e buon lavoro a tutti i colleghi

  • #2

    Annalisa (domenica, 23 settembre 2018 19:04)

    Articolo molto interessante. Proverò ad adottare e a mettere in atto le strategie che suggerite, già da domani. Credo sia fondamentale iniziare a curare le dinamiche della classe da questi primi giorni di scuola per poi proseguire nel migliore dei modi. A presto per condividere i risultati ottenuti. Grazie

  • #3

    Alberto DP (lunedì, 24 settembre 2018 11:44)

    Attendiamo le vostre testimonianze, Cristina e Annalisa!

    Buona sperimentazione...
    Alberto

  • #4

    Emilia Sansonetti (sabato, 29 settembre 2018 19:27)

    Sperimenterò anch'io! Sono sicura che avrà i suoi vantaggi...come tutte le tue altre sperimentazioni!