Quando avere a disposizione un navigatore può fare la differenza

Quando vogliamo raggiungere una meta, ma non conosciamo quale sia il tragitto migliore da percorrere, possiamo affidarci ai consigli di qualche passante oppure utilizzare un sistema di navigazione satellitare che ci guidi fino a destinazione.

 

Questa condizione è la medesima che ci troviamo a sperimentare quando ci apprestiamo a raggiungere un obiettivo (personale o professionale): rimetterci ai consigli di qualche buon amico (o consulente di settore), oppure contare su un buon protocollo (rigoroso, ma flessibile).

 

Cerchiamo allora di capire insieme quali potrebbero essere i pro e i contro dell'uno e dell'altro approccio al percorso, in modo da poter scegliere consapevolmente ogni qualvolta ci troveremo nelle condizioni sopra descritte.

Per farlo, inizia a leggere l'articolo scritto da Piercarlo per il blog di FYM, poi continua a leggere questo articolo...

Ora che hai letto l'articolo di Piercarlo, mettendo a fuoco i vantaggi di avere a disposizione un buon protocollo di Coaching, proviamo a vedere quali sono i pro e i contro del consultare invece un passante...

 

PRO

  • Immediatezza: di fronte ad una meta piuttosto vicina e semplice da raggiungere, può essere utile puntare sul supporto di qualcuno che ci fornisca una rapida imbeccata, senza mobilitare un processo troppo complesso.
  • Consulenza diretta: per quegli obiettivi che si prestano ad un "copia e incolla" di procedure, farsi guidare da "chi ce l'ha già fatta" può essere un'opportunità. Attenzione però a non credere che questa logica possa essere applicata a tutte le tipologie di obiettivi!

CONTRO

  • Affidabilità della fonte: può capitare che il passante al quale abbiamo chiesto indicazioni non sia del luogo, si sia trasferito da poco o abbia scarso senso dell'orientamento.
  • Relatività della fonte: può accadere anche che chi prova a guidarci con dei suggerimenti abbia abitudini diverse dalle nostre (magari è solito percorrere quel tragitto in macchina, mentre noi abbiamo esigenza di farlo a piedi).
  • Necessità di ricordare tutte le indicazioni: facendo affidamento a qualcuno che, dopo averci dato indicazioni, ci lascerà procedere da soli, sarà necessario ricordare tutti i passaggi e le svolte da compiere. Ancora una volta diventa fondamentale saper distinguere quali percorsi possano essere gestiti con una strategia di questo tipo.
  • Scarsa precisione: soprattutto su alcune tipologie di percorso, dove può essere fondamentale stimare con precisione le distanze e i tempi di percorrenza, affidarsi a consigli diretti può presentare molti rischi.
  • Scarsa flessibilità: nel caso in cui lungo il tragitto dovessimo incontrare dei "blocchi", con le sole indicazioni ricevute potremmo perderci o essere costretti a chiedere nuovamente istruzioni.

 

Come puoi evincere dai due elenchi appena riportati, in MetaDidattica e FYM amiamo affidarci a protocolli rigorosi ma non rigidi quando veniamo consultati per lo sblocco, il sostegno e lo sviluppo di performance professionali o personali.

Attenzione però: nella nostra analogia il sistema di navigazione satellitare NON deve essere rappresentato dal Coach, ma dal protocollo che questi utilizza! Il rischio, altrimenti, sarebbe quello di generare dipendenza tra il Coach ed il Coachee, anziché sviluppare l'autonomia di quest'ultimo.

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Corso accreditato MIUR: disponibile Carta del Docente
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