Migliorare le relazioni con i Colleghi è possibile! Leggi la testimonianza di Erika...

 

Trascorsa una settimana dopo il rientro dalle vacanze natalizie, MetaDidattica ha il piacere di presentare una testimonianza davvero significativa: quella della prof.ssa Erika, Sperimentatrice Selezionata che si è cimentata con i biglietti d'auguri speciali, proposti qualche settimana fa su questo sito.

 

Leggi gli effetti generati nei Colleghi dall'iniziativa di Erika: personalmente sono rimasto davvero colpito! È proprio vero quello che diceva Ovidio: I doni, credi a me, conquistano e uomini e dèi.

Quest’anno c’è stato un grande cambiamento nella mia vita di docente. Ho ottenuto il passaggio di ruolo dalle scuole secondarie di primo grado a quelle di secondo. Mi sono ritrovata davanti una platea di “ragazzi grandi”, dato che la materia che insegno (disegno e storia dell’arte) è programmata nel triennio del liceo linguistico dove sono stata trasferita. Per me è ed è stata, come del resto mi aspettavo, una vera e propria scoperta: con gli Studenti ho instaurato relazioni nuove, dinamiche più mature, stimolanti, anche se per questo non meno faticose. 

 

La parte più complicata del cambiamento però è stata ed è ancora in corso, cioè le relazioni e l’inserimento con i nuovi colleghi. Una scuola questa con 140 docenti (quattro indirizzi), tutti che corrono, nessuno che si presenta, io che mi presento a tutti, inizio a conoscere qualcuno di interessante, facce che iniziano a sorridere, primi scambi di relazioni; qualche settimana dopo presento un progetto all’intero collegio docenti (interpellando e utilizzando tecniche preziose imparate insieme a MetaDidattica)... Qualcuno si congratula, qualcuno si presenta, qualcuno borbotta e continua a non salutarmi. Insomma una situazione relazionale complessa in cui in passato non mi ero mai trovata (fino all’anno scorso lavoravo in una piccola scuola, un’isola felice). 

Devo dire però che, nonostante la fatica, il coraggio e la faccia tosta da nuova arrivata mi hanno regalato qualche piccola soddisfazione: il progetto che ho presentato al collegio alla fine è stato approvato e mi ha dato la possibilità di conoscere e confrontarmi con tanti colleghi, anche non appartenenti alle mie stesse classi. 

Oggi piano piano sto iniziando a conoscere personalità interessanti, gradevoli, competenti, con le quali iniziare un percorso professionale gratificante. 

 

E allora cosa c’è di meglio che regalare per le feste, a questo gruppo di nuovi colleghi divenuti più “stretti”, uno dei biglietti SPECIALI progettati da MetaDidattica? Ho quindi preparato 15 biglietti per quei 15 colleghi che in questi primi mesi di scuola mi hanno dimostrato disponibilità, amicizia e collaborazione; per ognuno ho scritto due frasi diverse partendo da “Grazie per quella volta che…” e “Da te ho imparato…”, ed ho lasciato i biglietti nei cassetti dei colleghi il giorno prima delle vacanze di Natale. 

Durante le feste tutti mi hanno ringraziato con entusiasmo, scrivendomi e qualcuno telefonandomi, esprimendo gratificazione e gioia per un biglietto così SPECIALE. 

 

C’era una collega però, a cui avevo lasciato il biglietto, che avevo dimenticato. Una collega della mia stessa materia con la quale all’inizio dell’anno scolastico non avevamo avuto propriamente una fase di conoscenza positiva. In particolare io le avevo chiesto delle delucidazioni su un suo progetto artistico (un murales incompleto) del quale non capivo l’iter progettuale; le avevo allora consigliato e proposto una scheda esplicativa del progetto a cui tutti noi dello stesso dipartimento avremmo dovuto attenerci per progetti futuri condivisi. Successivamente lei aveva accolto la mia proposta e io avevo trovato accanto al murales la stampa del suo iter progettuale. Dopo di che, nei mesi successivi il nostro rapporto è rimasto comunque “freddo”; notavo che, anche se gli altri colleghi mi dicevano che faceva parte del suo carattere, lei era spesso sfuggente… percepivo un atteggiamento insofferente nei miei confronti. 

Allora ho deciso di indirizzare anche a lei uno di quei biglietti SPECIALI, nonostante in definitiva in questi mesi non ci fosse stata una vera relazione idilliaca tra noi. In particolare nel biglietto le ho scritto: “Grazie per quella volta che, nonostante fossi la nuova arrivata e non mi conoscessi, hai accolto un mio consiglio, esponendo la stampa del tuo progetto sul muro. Mi hai fatto sentire una TUA collega. Da te ho imparato che tra colleghi ci si può mettere sempre in discussione ed accettare nuove proposte”.

 

Al rientro dalle vacanze, devo essere sincera, avevo completamente dimenticato di aver lasciato anche a lei il biglietto. Entrata in sala insegnanti la collega mi è venuta incontro abbracciandomi, facendomi gli auguri per il nuovo anno, con un sorriso smagliante, che devo dire non avevo mai visto; ha iniziato a parlarmi con grande partecipazione, raccontandomi di un suo laboratorio e di come avremmo potuto collaborare io e lei in futuro. Alla fine mi ha salutato con altrettanto entusiasmo. Io mi sono chiesta tutta la mattina cosa le fosse successo rispetto ad un cambiamento così evidente. Fino a quando ho trovato sulla mia cattedra un pacchetto di dolcetti fatti da lei con la scritta: grazie Erika , il tuo biglietto era delizioso e mi ha resa davvero felice. 

Beh, mi sono detta: “Ecco perché! Come ho fatto a non ricordarmi e e non pensarci prima?!”

 

Non so se da oggi in poi il mio rapporto con questa collega sarà più costruttivo, ma sono piuttosto sicura che le base sulla quale si reggerà adesso è sicuramente più solida; credo che tra noi si sia creato un legame di stima e solidarietà, punto di partenza fondante per dei buoni lavori insieme. 

E tutto questo a me cosa è costato? Solo due frasi su un biglietto, ma non un biglietto qualsiasi, UN BIGLIETTO SPECIALE! ;)))

 

Grazie MetaDidattica per l’aiuto ed i preziosi suggerimenti per imboccare sempre la strada del miglioramento.

 

Erika

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