Spiegare gli effetti del bullismo con due mele

Navigando sul web, sono incappato in una testimonianza didattica davvero interessante: si tratta dell'esperienza descritta da un'Insegnante che scrive sulla pagina facebook Relax Kids Tamworth.

 

Ne riporto qui sotto la traduzione dall'inglese... buona lettura!

 

Oggi, in una delle nostre classi, ho presentato ai ragazzi due mele (i bambini non sapevano che, prima della lezione, avevo fatto cadere ripetutamente a terra una delle due mele: apparentemente erano identiche). Abbiamo parlato insieme delle mele e i bambini le hanno descritte come identiche; entrambe erano rosse, di dimensioni simili e sembravano abbastanza succose da poter essere mangiate.

Ho preso la mela che avevo fatto cadere a terra e ho cominciato a dire ai bambini quanto non mi piacesse, che credevo fosse disgustosa, che avesse un colore orribile e che il picciolo fosse semplicemente troppo corto. Gli ho detto anche che, dal momento in cui io non la apprezzavo, neanche loro avrebbero dovuto farlo, avrebbero dovuto cominciare anche loro ad insultarla.

 

Qualche bambino mi ha guardato come se fossi diventata pazza, ma ci siamo passati la mela a turno offendendola... "Sei una mela puzzolente!", "Non capisco neanche perché esisti!", "Probabilmente hai dei vermi dentro di te!", ecc.

 

Abbiamo buttato via la povera mela. Effettivamente avevo cominciato a sentirmi in colpa per la piccoletta.

 

Poi ci siamo passati l'altra mela e abbiamo cominciato a dirle parole gentili: "Sei davvero una mela adorabile!", "La tua buccia è meravigliosa!", "Ma di che bel colore che sei!", ecc.

 

Dopodiché ho preso in mano entrambe le mele e, ancora, abbiamo discusso delle similitudini e delle differenze: non c'era stato alcun cambiamento, entrambe le mele continuavano a sembrare identiche.

 

Così ho tagliato in due le mele. La mela con la quale eravamo stati gentili era pulita, fresca e succosa al suo interno.

 

La mela alla quale avevamo rivolto parole poco gentili invece era tutta ammaccata e molle all'interno.

 

Credo proprio che ai bambini si è accesa immediatamente una lampadina. Hanno colto al volo quello che c'era all'interno della mela: le ammaccature, le parti rovinate ed annerite sono esattamente quello che accade a ciascuno di noi quando qualcuno ci tratta male, con le parole o con i comportamenti.

 

Quando qualcuno viene bullizzato, specialmente se bambino, si sente malissimo dentro e qualche volta non fa vedere o non racconta agli altri come si sente. Se non avessimo tagliato in due la mela, non avremmo mai potuto capire quanto male gli avevamo fatto.

 

Ho condiviso questa mia esperienza la scorsa settimana. Fuori apparivo OK, sorridevo ancora. Ma, all'interno, qualcuno mi aveva inflitto un grosso dolore con le sue parole... stavo male.


A differenza di una mela, noi abbiamo la possibilità di far sì che questa cosa non accada. Possiamo insegnare ai bambini che non va bene dirsi cose scortesi e possiamo anche confrontarci su come questo fa sentire gli altri. Possiamo insegnare ai nostri bambini a battersi per gli altri e interrompere qualsiasi forma di bullismo, proprio come una ragazza ha fatto oggi quando si è rifiutata di dire cose cattive alla mela.


Tanti e tanti danni si verificano dentro se nessuno fa nulla per fermare il bullismo. Impegniamoci a creare una generazione di bambini gentili e premurosi.


La lingua non ha ossa, ma è abbastanza forte da rompere un cuore. Quindi state attenti alle vostre parole.

   

 

Dopo aver ricevuto così tanti commenti, l'Insegnante ha specificato qualche altro punto...

 

La mela utilizzata era una mela rossa e, per assicurare che rimanesse identica a quella integra, è stata picchiettata ripetutamente (ma con delicatezza) sul pavimento. Al tatto è possibile avvertire più morbidezza, ma questa non si vede. Nessuno l'ha notato in classe.


Dopo che la mela è stata tagliata causando l'effetto voluto, ci siamo confrontati su come avessi fatto a ridurre in quel modo la mela prima della lezione per far emergere il fatto che spesso non vediamo il dolore che la nostre parole causano agli altri. Ha avuto davvero un grande impatto. I bambini hanno colto e capito.

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Commenti: 2
  • #1

    Teresa (domenica, 24 luglio 2016 07:54)

    Trovo l'esperienza che questa insegnante ha portato in classe, veramente formativa.
    Il vecchio detto " ne uccide più la lingua che la spada" non a caso mette l'accento sull'uso spesso leggero che facciamo delle parole.
    Esse segnano inesorabilmente la nostra anima e estano scolpute nella mente. Ne sono un esempio i tragici fatti accaduti proprio due giorni fa a Monaco di Baviera ad opera di un ragazzo bullizzato.
    Credo che prenderò spunto da questa esperienza di sicuro impatto emotivo per lavorare con i miei alunni.
    Grazie Alberto

  • #2

    Alberto De Panfilis (domenica, 24 luglio 2016 10:11)

    Grazie a te, Teresa. Ammiro molto la tua apertura alla sperimentazione!