La Scuola può cambiare?

A volte la tentazione di scoraggiarsi è forte: non sempre le Scuole ricevono dalle Istituzioni il supporto di cui avrebbero bisogno.

Allora che fare? Ce lo dice il prof. Michele Aurnia, promotore di un'iniziativa più che virtuosa presso la sua Scuola, l'Istituto Comprensivo San Cesareo in provincia di Roma.

Quando il sistema non ci offre il meglio per lavorare e vivere serenamente nell'ambiente scolastico, dobbiamo impegnarci a migliorarne noi le condizioni: è stato questo il principio che ha mosso il prof. Michele, insieme ad altri preziosi Colleghi della sua Scuola: si sono dati da fare per generare valore e distribuirlo alla Comunità scolastica.

I passaggi dell'iniziativa descritta in questo articolo, testimonia Michele, sono stati essenzialmente tre:

1. l'organizzazione di una festa di fine anno (la prima per quella scuola) in collaborazione con tutte le realtà del paese (Comitato S. Antonio, ProLoco, Parrocchia, Centro Anziani, Atletica). Durante la festa, durata due giorni, le attività sono state tante: una splendida infiorata, una festa per bambini comprensiva di gonfiabili, pop corn, e giochi, uno stand per ogni classe con giochi e "pesca", un concerto dell'orchestra musicale della scuola (composta dai ragazzi delle medie), la corrida (che proponeva gli spettacoli dei ragazzi di ogni classe).
2. I soldi incassati hanno permesso alla Scuola di realizzare un guadagno di circa 5.000 €. Con questi fondi sono stati acquistati 12 televisori e 6 pc (da distribuire in ogni classe), altro materiale didattico e tutto il materiale per ristrutturare la scuola.
3. Dopo la chiusura della Scuola, questa è stata ristrutturata coinvolgendo gli Alunni, i Genitori (compreso qualche nonno) e alcuni Insegnanti.
   Durante i tre giorni di attività sono intervenuti anche il Sindaco del paese (per ringraziare e permettere alla Scuola di acquistare altro materiale a nome del Comune), l'Assessore all'Ambiente (per ringraziare) e la ProLoco (che ha aiutato a dipingere le porte, offrendo inoltre la pizza per tutti i "lavoratori").
   
   Con i soldi avanzati Michele sta acquistando altro materiale utile alle attività scolastiche: fogli di carta (che altrimenti i professori dovrebbero pagare da soli), carta igienica, un proiettore, ecc.

Che dire? Il primo pensiero che ho avuto ascoltando la testimonianza di questo Docente entusiasta e proattivo è stato: "Basterebbe così poco!!".

Iniziando poi ad informarmi su tutti i passaggi compiuti per raggiungere un risultato di questo tipo, non ho potuto fare a meno di constatare quanto impegno e quanta collaborazione (da parte dei Colleghi, dei Genitore e degli Alunni stessi) siano stati necessari.

La riflessione che poi ho avuto è stata la seguente: l'impegno e la collaborazione da parte di tutti gli attori coinvolti sono stati solo una causa delle attività svolte, oppure anche una conseguenza? In altre parole: è nato prima un clima di grande partecipazione in grado di consentire lo svolgimento di tutte le attività, oppure proprio il lavorare insieme ha aiutato a creare e consolidare un clima favorevole?

Mi viene in mente l'adagio di Lao Tzu, che recita: "Anche un viaggio lungo mille miglia comincia sempre con il primo singolo passo."

La domanda possiamo rivolgerla direttamente al promotore dell'iniziativa, insieme al seguente quesito: nell'organizzazione è andato tutto liscio, oppure vi siete trovati anche a dover gestire delle complessità?

Puoi rivolgere anche tu le tue domande al prof. Michele utilizzando i commenti qui sotto: fino a domenica 24 luglio le raccoglieremo, in modo da soddisfare tutte le vostre eventuali curiosità... MetaDidattica proporrà poi un nuovo articolo con tutte le risposte dell'Insegnante.