Non mi piace chi si ferma alla lamentela

Chiariamolo subito: tutti ci lamentiamo.

Non voglio generalizzare, ma credo che almeno una volta sia capitato a tutti noi di esserci lamentati.

Ci capita anche di avere spesso a che fare con le lamentele altrui...

Cosa fare allora quando ci troviamo di fronte ad una lamentela?

Quali sono gli effetti che il lamentarsi ha su di noi e sugli altri?

Hanno una funzione utile?

Quando parlo di lamentele non faccio riferimento a feedback dati con competenza: quelli hanno altre caratteristiche ed effetti.

Tendenzialmente la lamentela non fa stare bene né noi (forse) né gli altri (forse).

Dico "forse" perché a volte, involontariamente, otteniamo dei vantaggi secondari dal nostro lamentarci (vedi per esempio questo video).

L'altro "forse" fa riferimento al fatto che a volte le nostre lamentele (se magari hanno come oggetto la Scuola, il sistema, un Collega, ecc.) possono risultare un argomento di discussione che crea complicità con il nostro interlocutore: ma a che costo?

 

L'aspetto davvero interessante che ho imparato a tenere in considerazione quando mi trovo di fronte ad una mia lamentela, è il fatto che dietro ognuna di queste può esserci una o più abilità da acquisire.

 

Faccio un esempio: mi lamento di non avere mai abbastanza tempo? Il messaggio per me è che potrei imparare a gestire meglio il tempo che ho a disposizione; imparare a scegliere meglio le attività da compiere (priorità); imparare a delegare quello che posso; imparare a chiedere aiuto...

 

Mi lamento del fatto che le persone non vogliono ascoltarmi? Potrei acquisire l'abilità di scegliere meglio gli argomenti di cui parlare; individuare meglio i momenti in cui intraprendere certi discorsi; osservare con più attenzione i segnali di interesse (o disinteresse) dei miei interlocutori...

 

Insomma, possiamo sfruttare qualcosa che solitamente ci dà fastidio (e dà fastidio) per crescere e migliorare.

Impegnandoci ad acquisire quelle nuove competenze, smetteremo anche di lamentarci!

Inoltre i nostri livelli di Leadership Naturale cresceranno senz'altro!

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Ma cosa possiamo fare quando abbiamo a che fare con le lamentele altrui?

Qui si entra nel delicato campo del Coaching: è necessario possedere strumenti e strategie in grado di promuovere anche negli altri la ricerca delle proprie abilità e l'impegno necessario per conseguirle.

 

Perciò, ben vengano le lamentele, purché non rimangano fini a se stesse...

 

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Commenti: 1
  • #1

    Teresa (domenica, 07 febbraio 2016 10:51)

    Nel leggere questo articolo non posso fare a meno di sorridere e ridere con me stessa nel pensare a come a volte mi scopro a ricercare il mio "muro del pianto"!!!
    Sì io lo chiamo così,il mio momento di sfogo libero, quello in cui piangermi un po' addosso, lamentarmi ,dico di più...lasciarmi andare al "lamento libero"!!!!
    L'effetto dei cinque minuti del lamento libero in perfetta solitudine o in compagnia di qualche amica con cui condividerlo mi serve molto, serve a prendermi un po' in giro e subito dopo, a sorridere di quelle situazioni che mi creano disagio e malcontento e la cui colpa vorrei veramente attribuire ad altri!!!
    Devo dire che da quando ho iniziato il nuovo percorso di formazione personale e professionale con Metadidattica e Fym, questi momenti son diventati più rari e meno di vero sfogo, quanto piuttosto di ricostruzione e recupero di un punto di vista a volte condizionato da motivazioni interne.
    Come suggerisce Alberto ho fatto in modo,lavorandoci su, di farli diventare occasioni per scoprire le mie aree di miglioramento e così.....ora prima di lamentarmi...mi mordo la lingua perchè so che a quel lamento potrei ovviare correggendo il tiro su un mio comportamento!!! Al muro del pianto ricorro ora solo come "consapevole" strumento di puro sfogo per abbassare lo stress e l'ansia e ricaricarmi di nuove energie per trovare soluzioni, analizzare miei atteggiamenti e comportamenti, prima di utilizzare tutti quegli strumenti che mi consentono di trasformare un lamento in una nuova occasione di crescita.
    Perciò ora lo chiamo "LAMbiamento" in quanto inizia come un lamento ma si trasforma in un'azione di cambiamento, l'obiettivo è quello di togliere prestissimo il LAM!
    Buona domenica a tutti!!
    Teresa