Vincere il pieno con il vuoto, anche in classe

C'è un modo di arginare quei momenti di piena che ogni tanto sembrano esplodere senza controllo in classe?

 

Una possibile soluzione strategica sembra arrivare dall'antica tradizione cinese, ricca di aneddoti che narrano dell'uso di efficaci stratagemmi...

Uno di questi aneddoti narra la storia del figlio di un Imperatore di Cina che, ancora adolescente, rimase orfano del padre. Questi gli aveva lasciato in eredità una grande responsabilità: amministrare un territorio sconfinato e pieno di sfide.

 

Fra le tante difficoltà che avevano tenuto impegnato il padre e che tuttora preoccupavano i consiglieri, c'era una calamità naturale che ogni anno faceva strage di vite, rovinava raccolti e distruggeva abitazioni e strumenti di lavoro: durante la stagione delle piogge il fiume che scorreva in quei territori esondava, portando con sé distruzione e disperazione.

 

Fino a quel momento il padre del nostro giovane regnante aveva cercato in tutti i modi di costruire argini abbastanza forti da contenere la forza devastatrice delle acque. Di anno in anno aveva perfezionato le tecniche di costruzione e arruolato sempre più uomini per erigere barriere sempre più forti. Ogni volta però il fiume riusciva ad avere la meglio.

 

Il giovane Imperatore, durante una riunione con i suoi consiglieri, propose una soluzione apparentemente semplice, ma in grado di risolvere un problema decisamente complesso.

Propose cioè di scavare dei profondi canali paralleli al letto del fiume, in modo che l'acqua potesse liberamente uscire dalla sua sede originaria, trovando al contempo lo spazio di defluire in modo controllato e prevedibile.

Inoltre, un'idea fino ad allora impensabile, fu riuscire a sfruttare a proprio vantaggio la forza delle acque in piena, ricavandone energia con l'ausilio di mulini.

 

Questo esempio ci permette di cogliere a pieno il potenziale alla base dello stratagemma vincere il pieno con il vuoto.

 

Un aspetto cruciale che permette a questo "trucco" di funzionare correttamente è la scelta del momento in cui "scavare i canali": sicuramente non sarebbe stato possibile riuscire ad ottenere un buon risultato se l'ordine di scavare i canali fosse stato impartito quando il fiume già aveva cominciare a straripare.

Sempre dalla tradizione cinese: le tegole che mi ripareranno dalla pioggia si devono costruire quando c'è il sole!

 

Prima di suggerirti alcune proposte operative da mettere in atto in classe, chiedo a te di immaginare in che modo puoi sfruttare a Scuola questa strategia. Puoi avanzare la tua proposta operativa lasciando un commento qui sotto oppure scrivendo sul gruppo facebook degli Sperimentatori MetaDidattica.

 

Intanto... buona creatività! ;)

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Commenti: 3
  • #1

    Paola (domenica, 01 dicembre 2013 10:44)

    lasciare momenti di pausa prima che la stanchezza sia troppa e renda irrequieti gli alunni

  • #2

    Daniela (domenica, 13 maggio 2018 13:12)

    Far eseguire una breve attività manuale (creazione di un modellino in cartoncino, spago, materiale vario) apparentemente insensata ma che si ricollegherà poi a quello che spiegherete come lezione vera e propria.

  • #3

    Paola (martedì, 28 agosto 2018 18:10)

    Nei momenti particolarmente "pieni", quelli in cui sono veramente molto stanchi o emozionati, io propongo un esercizio di rilassamento zen, in posizione seduta sulla sedia in quanto impossibile in altro modo; in penombra, occhi chiusi e silenzio, rotto solo dalla mia voce molto rilassata, li porto a rilassare progressivamente dall'alto verso il basso i muscoli del viso, del tronco e degli arti superiori concentrandosi sull'ascolto della propria respirazione, che dev'essere "di pancia". Il tutto dura circa un quarto d'ora, e ha l'effetto di un pisolino ristoratore e calmante