Durante i miei corsi di formazione sulla didattica digitale in classe, sono solito precisare che non mi ritengo un integralista delle nuove tecnologie.
Ritengo che, anche sul tema del digitale, si debba andare alla ricerca un proprio equilibrio: voler svolgere il maggior numero possibile di operazioni attraverso l'uso della tecnologia è tanto limitante quanto "scegliere" di fare a meno del mezzo digitale.
È forse opportuno considerare l'uso delle nuove tecnologie didattiche (LIM, pc, tablet, risorse multimediali, ecc.) come una freccia in più nella nostra faretra.
Lo strumento tecnologico, come qualsiasi altro strumento, è bene che possa integrare, piuttosto che sostituire. Una delle definizioni di "successo" potrebbe essere anche "avere a disposizione un buon numero di possibilità e strategie a disposizione": per una didattica di successo, allora, cerchiamo la varietà... ci sarà utile in un contesto così complesso come le nostre aule scolastiche.
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Antonio Zeffiro (domenica, 31 marzo 2013 19:39)
Anch'io nella mia scuola da anni cerco di introdurre le lim e le nuove tecnologie predicando che queste affiancano, integrano e non sostituiscono gli altri strumenti. Spesso ho parlato di una "cassetta degli attrezzi"; avere un attrezzo in più, per un insegnante, significa avere più possibilità di scelta nell'affrontare le varie situazioni didattiche.
C'è chi ha capito e si è messo in gioco; chi invece continua a parlare di una "disumanizzazione della scuola e dei rapporti personali" (per mascherare la paura del nuovo).
Mi è piaciuto constatare che siamo arrivati alle stesse conclusioni pur essendo due persone lontane e sconosciute.
Se la stessa idea nasce in contesti diversi e in persone diverse, forse ha più probabilità di essere efficace.
Grazie Alberto per il tuo intervento!
Buona pasquetta.
Antonio Zeffiro
Alberto De Panfilis (domenica, 31 marzo 2013 19:57)
Grazie a te pee il commento, Antonio!