E se si leggesse per gioco?

Ultimamente mi è capitato di leggere questa frase "Un bambino che legge sarà un adulto che pensa"...

Ho scelto di condividerla sulla nostra pagina facebook e vedere quale effetto avrebbe sortito tra i nostri utenti.

 

È emersa una considerazione niente male...

Qualcuno ha proposto un'alternativa che suona così: "Un bambino che gioca sarà un adulto che pensa"...

 

Leggendo questa seconda versione, nella mia testa è spuntata ancora un'altra idea: "E se leggesse per gioco?".

 

Questo passaggio mi ha permesso di realizzare ancor meglio un'idea che ha sempre albergato nella mia mente: è proprio necessario tracciare e rimarcare una linea di separazione netta tra studio/lavoro e gioco/divertimento?

 

Pensate a quello che (sono certo, con le migliori intenzioni) un genitore chiede quotidianamente al figlio impegnato a giocare: "Forza, ancora qualche altro minuto e poi metti via il gioco e vieni a fare i compiti"... il presupposto presente alla base di un'esortazione formulata in questo modo contribuisce a separare il gioco (e quindi il piacere) dallo studio (e quindi il dovere).

 

Pensiamo anche al detto "prima il dovere e poi il piacere": ancora una volta il confine viene segnato ed evidenziato in quella parte del bambino che, in futuro, darà per assodate le convinzioni che nutrirà.

 

E se fosse possibile far crescere (anche di poco) le probabilità che il nostro futuro adulto possa vivere il proprio lavoro con desiderio e piacere, come propria passione?

 

Un piccolo cambiamento delle nostre abitudini (come genitori e come docenti a scuola) potrebbe anche riguardare soltanto la linguistica che scegliamo per guidare i bambini/ragazzi ad approcciarsi allo studio: evitiamo di usare frasi che indicano "separazione", piuttosto impegniamoci a fondere questi due momenti... basta anche una fusione verbale dei due momenti (qui sotto un semplice esempio da usare con un bambino impegnato a giocare ad un videogame).

 

"Completa il quadro e facciamo i compiti!" (è solo una questione di congiunzione che unisce, in questo caso...).

 

P.S.: curiosando velocemente sul web, ho anche trovato questo sito che cura laboratori di lettura creativa...

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Commenti: 3
  • #1

    Saro (domenica, 16 dicembre 2012 12:01)

    La prima frase è molto bella. Spesso gli adulti dovrebbero riflettere prima di parlare e fare....

  • #2

    Saro (domenica, 16 dicembre 2012 12:03)

    Dimenticavo...
    Complimenti per il sito. Interessantissimo, come il coltellino svizzero. Vai avanti così!

  • #3

    Alberto (martedì, 18 dicembre 2012 09:30)

    Grazie mille per l'apprezzamento, Saro! :)